Gestione dello stress per avvocate e avvocati

Gestione dello stress per avvocate e avvocati

Gestione dello stress per avvocate e avvocati

Come stai?

La mia non è una domanda retorica, ma "a tema"; perché è la domanda chiave che dovrebbe guidarti quando ti occupi della tua efficacia personale. Provo a spiegarmi, come sai

sono uno psicologo

e da psicologo specializzato in psicoterapia, prima che del lavoro, so benissimo che l’asset più importante per il nostro successo professionale siamo noi stessi. Che fossero persone tracheotomizzate in oncologia all’epoca del tirocinio di specialità in ospedale, top manager in multinazionali nostre clienti e negli ultimi anni professionisti, come te, alla guida di practice o interi studi legali, l’efficacia personale e professionale partono dalla cura della propria persona; soprattutto sotto stress!

Ecco di cosa ti parlo oggi,

di gestione efficace dello stress; ma non farò teoria, voglio darti invece 3 tecniche concrete e applicabili da subito per mantenerti nella tua sfera d’efficacia, soprattutto, quando conta di più per te.
 
Ok, se sei un po’ come me, potresti pensare, “che noia il sermone dello psicologo sullo stress…”, ma non è proprio il mio stile… quello che ti propongo oggi è un approccio del tutto diverso da quanto potresti aver letto o sentito sullo stress:

un cambio di prospettiva sullo stress

Prima di entrare nel merito delle tecniche voglio condividere con te il cambio di prospettiva che come studio associato abbiamo adottato e proponiamo ai nostri clienti. Inutile esplicitare che, se non dovessi ritrovarti in questo approccio, non ha senso investire altro tempo nello sperimentare le tecniche che ne derivano…
  1. Invece di partire dalle definizioni accademiche e dalle teorie da manuale, partiamo dalla tua percezione soggettiva. Perché a noi non interessa se e quando ti senti stressato (per come intendi tu lo stress), ma quando non ti senti efficace. Se sei sempre al top, ancora una volta, inutile continuare; mentre se ti senti assolutamente efficace nel gestire lo stress, ma a volte non ti senti al massimo del tuo potenziale, ecco di questo vogliamo parlare…
  2. Ne deriva, di conseguenza, il passaggio dalla misurazione della tolleranza/sofferenza da stress alla descrizione della tua curva di efficacia: quando e come sei efficace, nella tua percezione e alla prova dei fatti.
  3. Il nostro obiettivo non è quello di insegnarti qualche teoria o protocollo, ma di fornirti degli strumenti concreti (le tecniche di cui sopra) per ottimizzare ed espandere la tua sfera d’efficacia.
Osserva quest'immagine:

Il tuo obiettivo è essere presente:

  1. Al tuo potenziale personale
  2. Alla situazione, al problema, alla sfida
  3. Alle persone con cui stai interagendo, direttamente e indirettamente
Ma non si tratta di uno stato perenne, ma momentaneo. Quello che devi riuscire a fare, o meglio, quello che fai quando entri in questo stato (perché già ti succede), è di metterti al vertice della tua curva d'efficacia.

Di contro, quando non sei efficace, semplicemente, sei o troppo a sinistra (poco motivato), o troppo a destra, (eccessivamente attivato, sotto pressione, in ansia...)

Se non avessi ancora letto la curva in questa logica, eccola ancora una volta; sulle ordinate trovi il tuo livello di efficacia, sulle ascisse il tuo livello di attivazione psico-fisiologica. Quello che devi ricordare è che ogni persona ha la propria scala e curva: non è detto, anzi è improbabile, che il medesimo stimolo attivi te e un'altra persona allo stesso modo. Da questa prospettiva, l'espressione "sotto stress" non vuol dire niente, perché quello che per te è una sana attivazione, per un altro potrebbe essere causa di panico o del tutto indifferente: è soggettivo! Sotto la curva trovi le tre tecniche per applicare questo approccio alla gestione di quello che tu senti portarti fuori sfera d'efficacia (che alcuni chiamano stress)

1. Posizionati sulla tua curva

Quando senti di non essere efficace, chiediti: sono a destra o sinistra della mia sfera d'efficacia? Perché altrimenti rischi di mettere in atto strategie che non fanno che peggiorare la situazione... A spanne, considera che se sei a sinistra, l'attivazione non è sufficiente e devi trovare maggiore motivazione in quello che devi fare o affrontare, prova a spostare il focus sui benefici indiretti e di lungo termine); se sei troppo a destra l'attivazione è eccessiva e devi scalare le marce, per farlo sul piano fisico è utile lo stretching, sul piano psicologico sposta il focus sulle tue competenze intellettuali. Ricordati sempre che anche nelle condizioni esterne più avverse, nessuno può toglierti la tua intelligenza! Ricordi le due caratteristiche delle avvocate e degli avvocati di successo che cito sempre? Il conoscersi bene e il saper imparare, probabilmente noterai come giochino un ruolo fondamentale nel mantenerti efficace!

2. Cosa stona?

Un segnale immediato per capire che sei fuori dalla tua sfera d'efficacia è il fatto che regioni per alternative, dicotomie ed estremi. Sì o No! A o B! Giusto o Sbagliato!... Quando sei nella tua sfera d'efficacia, non pensi a se si possa fare, ma a come fare! Spesso il problema è che non ci accorgiamo di essere incappati in un circolo vizioso finché non è troppo tardi... leggere questi segnali ti può aiutare a recuperare lucidità, agendo sulle giuste leve (quelle del punto uno), piuttosto che insistere e tenere duro, ovvero perdere proprio quella flessibilità che ti rende efficace nel gestire situazioni sfidanti e complesse o una persona creativa nel gestire compiti potenzialmente noiosi...


3. Impara dai tuoi successi

Proprio perché il mondo in cui ti muovi è complesso, non è possibile imparare dagli errori. Lo abbiamo appena detto, se ragioni per A o B, stai sotto-utilizzando la tua intelligenza... Se hai sbagliato, non hai indicazioni univoche su quale delle possibili infinite alternative e variabili avresti potuto agire altrimenti... Ma se hai avuto successo, la storia cambia; perché un successo è un fatto certo! Ovviamente anche qui non è semplice identificare cosa esattamente abbia contribuito a quel successo: ma puoi iniziare a raccogliere elementi su come funzioni quando sei al vertice della tua curva d'efficacia personale. Nota bene: non contano solo i successi frutto di fatica e sudore... anzi, sono molto interessanti quei successi che sembrano venuti da soli. In questi casi è altamente probabile che tu abbia potuto lavorare nel modo ideale per te. Beh, se vuoi accedere alla tua sfera d'efficacia quando ti serve, devi sapere cosa cercare, magari per ricreare, almeno in parte e per quanto possibile, quelle condizioni ideali (ma le devi conoscere e riconoscere intuitivamente). E se ti viene da pensare "si ma se non è possibile?", allora sei fuori dalla tua sfera d'efficacia personale, perché altrimenti ti chiederesti, non se, ma come fare!


Che ne pensi?

So che sto parlando di cose che normalmente tratto in assessment e percorsi di coaching di persona, e che da tecnico, rischio di dare per scontati dei passaggi, quindi fammi sapere se sono stato efficace ne proporti questi spunti e se ti sono utili.


Alla prossima occasione, magari di persona,



Paolo Lanciani
psicologo del lavoro, con focus specifico sulla consulenza ad avvocati liberi professionisti e studi associati. Con i miei clienti realizzo assessment, coaching, workshop e team-building, lavorando indistintamente in italiano, tedesco e inglese. Sono tra i soci fondatori di De Micheli Lanciani Motta, studio associato di psicologi del lavoro e Benefit Corporation certificata. Con Nicola Di Molfetta, direttore del MAG di Legalcommunity.it, conduco il il podcast Complex, avvocatura oltre la superficie.