Assertività

Assertività

Definizione

• Assertività: qualità di chi è assertivo
• Assertivo: [dal lat. assĕrtus, part. pass. di assĕrere] 1 lett. Che asserisce, che afferma 2
Detto di chi è in grado di far valere le proprie opinioni e i propri diritti pur rispettando quelli
degli altri

Quindi, cos’è l’assertività?
Il comportamento assertivo consiste nel far valere il proprio punto di vista pur conservando
relazioni cordiali con l’interlocutore
Assertività significa vivere con serenità i nostri rapporti con gli altri, con l'equilibrio di chi non
subisce e non aggredisce; sostenere la propria integrità e dignità e allo stesso tempo incoraggiare
ed accettare questo comportamento negli altri.
Essere assertivi è uno stile di vita che permette di comunicare in modo efficace e competente
controllando l'ansia nelle situazioni interpersonali private, manifestando i propri diritti senza negare
quelli altrui e mantenendo una posizione mentale positiva verso se stessi e verso gli interlocutori.
La persona assertiva ha, inoltre, il diritto di SCEGLIERE, in base alla situazione, sia interiore che
esterna a sé, di manifestare i comportamenti assertivi, aggressivi o passivi, al fine di raggiungere i
propri obiettivi.

I diversi stili comunicativi:
Possiamo identificare quattro macro schemi comunicativi e, schematicamente, riassumerli così.

• Passivo: presta attenzione solo agli altri. È soggetto a manipolazioni, condizionato e
influenzato dagli altri. Subisce senza opporsi. Tenta di compiacere gli altri e di evitare il
conflitto ad ogni costo. Ha, come conseguenza, un’elevata ansia sociale.
• Aggressivo: ha risposte imprevedibili ed esplosive, sproporzionate allo stimolo.
Agisce un comportamento diretto al soddisfacimento dei propri obiettivi senza tenere in
considerazione le esigenze e i diritti altrui, prevaricandoli. Sfrutta ogni mezzo, anche
coercitivo e distruttivo, per ottenere il potere.
• Manipolativo (passivo-aggressivo): ha un comportamento finalizzato a pilotare il
comportamento degli altri facendo leva sul senso di colpa e di dovere.
• Assertivo: è attento a sé e agli altri. Non è condizionato dagli altri. Utilizza metodi motivanti
e gratificanti
Nessun individuo ha uno stile come quelli di sopra “puro”, così, come nessuno è esente dal poter
mettere in atto ciascuno di quei comportamenti. Tuttavia, ognuna/o di noi ha un proprio stile
prevalente.

I dieci diritti assertivi
1. Voi soli avete il diritto di giudicare il vostro comportamento, i vostri pensieri e le vostre
emozioni, e di assumere la responsabilità accettandone le conseguenze.
2. Voi avete il diritto di non giustificare il vostro comportamento adducendo ragioni o scuse.
3. Voi avete il diritto di decidere se occuparvi dei problemi degli altri, se essere responsabili
degli altri.
4. Voi avete il diritto di mutare parere o opinione e di cambiare il vostro modo di pensare.
5. Avete il diritto di sbagliare, assumendovi la responsabilità delle eventuali conseguenze
negative.
6. Avete diritto di non farvi coinvolgere dalla benevolenza che gli altri mostrano quando vi
chiedono qualcosa.
7. Voi avete il diritto di essere illogici nelle vostre scelte.
8. Voi avete il diritto di dire: “Non so”, quando vi si chiede una competenza che non avete.
9. Voi avete il diritto di dire: “Non capisco”, a chi non parla comprensibilmente e a chi non vi
dice chiaramente cosa si aspetta da voi.
10. Voi avete il diritto di dire: Non mi interessa”, quando gli altri vi vogliono coinvolgere nelle
loro iniziative.

Esistono 5 principi di base
• Io ho diritto di fare qualsiasi cosa, a condizione che non danneggi nessun altro.
• Io ho diritto di mantenere la mia dignità agendo in modo assertivo, anche se ciò urta
qualcun altro, quando il movente è assertivo e non aggressivo.
• Io ho sempre il diritto di fare richieste ad un’altra persona, dal momento che riconosco
nell’altro l’identico diritto di rifiutare.
• Devo riconoscere che ci sono dei casi, nell’ambito delle situazioni interpersonali, in cui i
diritti non sono chiari. Io ho sempre il diritto di discutere il problema con la persona
interessata e di giungere ad un chiarimento.
• Io ho il diritto di attuare i miei diritti.

Ricordiamo che:

“Se non si rispetta se stessi, le proprie esigenze, i propri sentimenti, le proprie convinzioni, non
si può comunicare realmente con gli altri.
Rispettare i propri diritti significa rispettare quelli altrui” (R. Anchisi, M. Gambetto Dessy, Non
solo comunicare, 1995).

In conclusione
I diritti assertivi sono riconducibili al diritto di essere noi i giudici finali di noi stessi e dei nostri comportamenti.